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Chiara Olivucci

Sulla ‘d’ eufonica!


martedì, 08 Novembre 2022

Ne vedo talmente tante in giro che ho pensato di scriverci un articolo.

Parto con una breve definizione: la ‘d’ eufonica è la consonante che si colloca dopo le vocali a, e, o per formare ad, ed, od allo scopo di evitare la cacofonia data da due vocali consecutive.

 

Quando andavo a scuola (ok, erano gli anni ’70!), mi hanno insegnato che a, e, o davanti a una parola che inizia per vocale prendono la ‘d’ a prescindere dalla vocale che segue.

Quindi io scrivevo:

‘Paolo e Maria’ ma ‘Paolo ed Alessia’

‘Vado a dormire’ ma ‘Vado ad innaffiare’

Poi, attraverso un processo di semplificazione cui è sottoposta la nostra lingua, le cose sono cambiate…

Anzi, c’era qualche illuminato che lo diceva già nel lontano 1954: il famoso storico della lingua Bruno Migliorini consigliava l’uso della ‘d’ eufonica solo per l’incontro di due vocali uguali e non per qualsiasi vocale.

E la grammatica di Serianni riportava questa raccomandazione sin dall’edizione del 1988.

Eppure, è piuttosto recente (e nemmeno così diffusa) l’adozione di questa regola, attestata anche dalla Treccani.

Ecco quindi cosa dovremmo fare oggi:

ad → da usare solo prima di parole che cominciano con la ‘a’:

✔ ad andare, ad assaggiare, ad Alessia

❌ *ad essere, *ad odiare, *ad investigare, *ad unire

ed → da usare solo prima di parole che cominciano con la ‘e’:

✔ ed essere, ed eccoli

❌ *ed avere, *ed ora, *ed io, *ed unico

od → forma ormai obsoleta e non più utilizzata (va corretta con ‘o’ anche prima di una parola che inizia per la stessa vocale, quindi: ‘amare o odiare’)

Come ogni regola che si rispetti, ovviamente ci sono alcune eccezioni:

▶ sequenze ormai consolidate dall’uso: ad esempio, fino ad ora, ad ogni (anche se alcuni editori non le accettano);

▶ prima di un inciso: ‘Siamo arrivati e, evento rarissimo, c’era anche lui’;

▶ quando la ‘d’ eufonica – anche se usata correttamente – creerebbe cacofonia, ossia quando la parola che segue presenta la lettera ‘d’ subito dopo la vocale: ‘correttore di bozze  e editor’, ‘riuscire a aderire’;

▶ davanti all’h aspirata di termini stranieri (soprattutto inglesi e tedeschi): ‘siamo stati a Hannover’.

Complicato? Forse era meglio tenersi la ‘d’ eufonica dappertutto?

In realtà è più semplice di quanto possa sembrare, basta farci l’abitudine 😉

 

P.S.: alcuni autori, giornalisti, editori sono ancora legati alla vecchia regola, quindi non ti stupire se – leggendo – troverai delle ‘d’ eufoniche che secondo te non dovrebbero esserci. C’est la vie!

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